Quanto vale una banconota da 10.000 lire del 1947?

Sommario:

1. Quanto vale una banconota da 10.000 lire del 1947?
2. Quanto vale una banconota da 500 lire del 1947?
3. Che valore aveva diecimila lire negli anni 60?
4. Quanto valgono le 10.000 lire del castagno?
5. Quanto vale una banconota da 20.000 lire?
6. Quanto valgono ora le 500 Lire di carta?

Quanto vale una banconota da 10.000 lire del 1947?

Per poter essere infilate nei portafogli venivano piegate in quattro. Circolarono per oltre un decennio, fino ai primi anni Sessanta. Il potere di acquisto delle 5.000 lire, nel 1947, era pari a 93 euro, quello delle 10.000, l'anno successivo, era di 175 euro.

Quanto vale una banconota da 500 lire del 1947?

Valore delle 500 Lire di Carta Ornate di Spighe Se possiedi una banconota “Italia Ornata di Spighe” del 1947 puoi tranquillamente venderla all'asta (su questo sito) e trovare un offerente a 400€.

Che valore aveva diecimila lire negli anni 60?

Per quanto riguarda invece la prima versione delle 10.000 lire di Michelangelo, quelle emesse nel 1962 è possibile trovare fior di stampa con un valore anche di 100 euro, che in stato splendido scendono però della metà del valore, 50 euro.

Quanto valgono le 10.000 lire del castagno?

10.000 lire Ritratto d'uomo del Castagno

10.000 lire Ritratto d'uomo del Castagno (Banconota)
1978 Serie ordinaria 78	W-BRI/14-3	2
1978 Serie sostitutiva 78	W-BRI/14-9	700 000
1980 Serie ordinaria 80	W-BRI/14-4	2
1980 Serie sostitutiva 80	W-BRI/14-10	540 000

Quanto vale una banconota da 20.000 lire?

Nonostante il poco successo, sembra incredibile ma queste banconote da 20.000 lire adesso valgono davvero una fortuna. Infatti, in condizioni perfette di Fior di Stampa, questa banconota (con rarità R3) vale più di 4.000 euro. Ovviamente la quotazione scende in base allo stato di conservazione della banconota.

Quanto valgono ora le 500 Lire di carta?

Questa banconota oggi, se bene conservata, può valere fino a 900 euro. 500 Lire di Carta Ornata di Spighe. Presenta la raffigurazione di una parte del dipinto di di Raffaello Sanzio “Venere, Giunone e Cerere”. Oggi un esemplare in buono stato di conservazione può arrivare facilmente a valere fino a 400 euro.