Qual è la differenza tra mirto e mirtillo?

Sommario:

1. Qual è la differenza tra mirto e mirtillo?
2. Che frutto fa il mirto?
3. Come sono le bacche di mirto?
4. Come si chiama il cespuglio di mirtilli?
5. Quali sono le bacche velenose?
6. Come si riconoscono i mirtilli?
7. Come si fa il mirto bianco?
8. Quando si raccolgono le bacche di mirto per fare il liquore?
9. Come si seccano le bacche di mirto?
10. Cosa si può fare con le bacche di mirto?
11. Dove posizionare il mirtillo?
12. Come sono i mirtilli selvatici?
13. Cosa succede se mangi bacche velenose?
14. Come capire se una pianta è velenosa?
15. Dove trovare i mirtilli neri?
16. Come riconoscere mirtillo rosso?
17. Quando si fa il mirto bianco?
18. Quando raccogliere le bacche di mirto bianco?
19. Dove raccogliere il mirto?
20. Come si usano le bacche di mirto?

Qual è la differenza tra mirto e mirtillo?

Innanzitutto il mirto (nome scientifico Myrtus Communis) non è il mirtillo; in realtà sono imparentate però la differenza principale, oltre alle zone di diffusione – la prima è una pianta tipica della macchia mediterranea, diffusa quindi su tutte le coste tra la Spagna e la Turchia, che cresce dal litorali battuti ...

Che frutto fa il mirto?

I frutti del mirto sono bacche scure e vengono utilizzati come aroma in cucina per la preparazione di liquori, tra cui il famoso mirto sardo. L'essenza trova impiego anche nell'industria di aromi e profumi ed è utilizzata in aromaterapia per la sua azione balsamica e antisettica.

Come sono le bacche di mirto?

Le bacche, tonde, di piccole dimensioni e di colore nero-bluastro, costituiscono i frutti commestibili del mirto. La loro maturazione avviene in autunno inoltrato e può prolungarsi fino a gennaio. Rappresentano le parti più utilizzate di questa pianta.

Come si chiama il cespuglio di mirtilli?

Vaccinium myrtillus L Il taxon oggetto di questa voce deve essere sottoposto a revisione tassonomica. Vaccinium myrtillus L. Il mirtillo nero (Vaccinium myrtillus L., 1753) è un arbusto da frutto appartenente alla famiglia delle Ericaceae e al genere dei Vaccinium, il cui frutto, il mirtillo, viene catalogato tra i frutti di bosco.

Quali sono le bacche velenose?

Anche le bacche del vischio (Viscum album) sono tossiche, seppure in forma più lieve.

• Agrifoglio (Ilex aquifolium) – vcaenis/shutterstock.com.
• Clerodendrum – nnattali/shutterstock.com.
• Tasso (Taxus baccata) – tomtsya/shutterstock.com.
• Belladonna (Atropa belladonna) – vainillaychile/shutterstock.com.

Come si riconoscono i mirtilli?

Beh, ecco la prova del nove: spremeteli giusto un po' tra le dita e guardate il colore della polpa: il mirtillo autentico sarà rossastro all'interno, quello che si finge tale e quindi da scartare sarà di colore biancastro.

Come si fa il mirto bianco?

In una terrina di vetro versate l'alcool, poi inserite le foglie di mirto e la buccia di limone tagliata molto sottile. Chiudete ermeticamente e lasciate in infusione per 20 giorni circa, fino a quando il colore non sia passato dalle foglie all'alcool.

Quando si raccolgono le bacche di mirto per fare il liquore?

La raccolta avviene tra fine novembre ai primi di gennaio. Il periodo migliore però è a dicembre, perché prima le bacche possono essere ancora troppo crude, mentre dopo troppo cotte.

Come si seccano le bacche di mirto?

Nell'attesa, raccogliere altre bacche e le foglie, sciacquarle e metterle a seccare:

1. le bacche in frigorifero, in una bustina di stoffa;
2. le foglie all'aria.

Cosa si può fare con le bacche di mirto?

Le bacche si possono usare anche per un originale risotto oppure per preparare la confettura di mirto, ottima sia a colazione, sia da gustare abbinata a dei formaggi. Inoltre si possono sfruttare anche per preparare deliziosi cocktail o da mangiare con lo yogurt a colazione.

Dove posizionare il mirtillo?

Pieno sole o mezz'ombra nelle zone calde.

Come sono i mirtilli selvatici?

Beh, ecco la prova del nove: spremeteli giusto un po' tra le dita e guardate il colore della polpa: il mirtillo autentico sarà rossastro all'interno, quello che si finge tale e quindi da scartare sarà di colore biancastro.

Cosa succede se mangi bacche velenose?

In caso d'ingestione delle bacche i sintomi sono gastrointestinali: nausea, vomito e diarrea. Iniziano a comparire dopo aver mangiato almeno 2-3 bacche.

Come capire se una pianta è velenosa?

Le piante sono dotate di tossicità differente e dunque possono determinare problemi variabili, da semplici irritazioni come prurito, rossore e bruciore in caso di accidentale contatto, fino a sintomi gastroenterici anche gravi in caso di ingestione di alcune parti.

Dove trovare i mirtilli neri?

I mirtilli neri, quelli più diffusi in Italia, si trovano da giugno-luglio fino a settembre; i luoghi perfetti per raccoglierli sono i versanti nordici delle colline o i boschi di montagna fino a 2000 metri, soprattutto in Valtellina in alcune aree degli Appennini.

Come riconoscere mirtillo rosso?

I mirtilli rossi crescono spesso in mezzo ai cespugli di ginepro e mirtillo nero. Per riconoscerli basta osservare le foglie, che sono rotonde e più scure rispetto a quelle del mirtillo nero.

Quando si fa il mirto bianco?

Molti fanno il mirto bianco in primavera utilizzando i giovani germogli, teneri e privi di tannino. Ma se siamo fortunati e disponiamo della varietà a bacca bianca il periodo da dicembre a fine febbraio, cioè l'inverno pieno è il momento migliore per raccogliere le bacche mature.

Quando raccogliere le bacche di mirto bianco?

Il periodo giusto per raccogliere le bacche del mirto può variare tra novembre e gennaio, anche se in genere gli esperti botanici consigliano il mese di dicembre che a loro avviso è il migliore.

Dove raccogliere il mirto?

Nel nostro Paese il mirto è diffuso soprattutto nelle zone costiere del Sud e delle Isole, fino ai 600 m di altitudine. E' la Sardegna la regione in cui è più presente e dove le bacche vengono usate per produrre il famoso liquore di mirto.

Come si usano le bacche di mirto?

Oltre ad essere utilizzato per la produzione dell'omonimo liquore, il mirto viene impiegato in cucina in foglie e bacche essiccate mai fresco, se non per decorare i piatti. Le bacche vengono impiegate, oltre che per la preparazione del liquore di mirto, anche per vini, marmellate e dolciumi.