Quanto fa il morto che parla nella smorfia napoletana?

Sommario:

1. Quanto fa il morto che parla nella smorfia napoletana?
2. Chi ha inventato la smorfia napoletana?
3. Perché la smorfia?
4. Perché viene chiamata smorfia il libro dei sogni da cui si ricavano i numeri del lotto?

Quanto fa il morto che parla nella smorfia napoletana?

47 L'abbinamento del 47 al “morto che parla”, nel gioco della tombola, se per un napoletano suona come un affronto (o un'eresia), a chi di Napoli non è appare normale, e l'apparentamento al 48 una specificità partenopea. Anche in altre zone della penisola, quando parla, il morto corrisponde perlopiù al 47.

Chi ha inventato la smorfia napoletana?

Artemidoro di Daldi e Pitagora.

Perché la smorfia?

Il termine smorfia deriva probabilmente da Morfeo, il dio del sonno nell'antica Grecia. La smorfia napoletana associa a immagini ricavate da sogni o da altri avvenimenti un numero compreso tra 1 e 90, da giocare al lotto.

Perché viene chiamata smorfia il libro dei sogni da cui si ricavano i numeri del lotto?

“È un riferimento, tipicamente napoletano, a un certo modo di risolvere i propri guai: giocando al Lotto, e sperando in un terno secco…la “smorfia”, infatti, non è altro che l'interpretazione dei sogni e dei vari fatti quotidiani, da tradurre in numeri da giocare a lotto”, queste furono le parole dell'attore scomparso ...